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Strumenti homemade, Cigar Box ed altre stranezze
“Costruii la mia prima chitarra con uno spago e una scatola da scarpe”, così esordiva Muddy Waters quando parlava dei suoi inizi.
Questo fatto così singolare per la nostra levigata quotidianità dove centinaia di siti e riviste ti spiegano perché la Stratocaster del 62 è meglio di quella del 2008, in quanto il pick up ha una certa quantità di Alnico e bla bla bla..era in realtà molto ricorrente in ambiti poveri e rurali come quelli del sud degli stati uniti e non riguardava esclusivamente il blues.
Gli strumenti fai da te erano anzi diffusissimi anche ad esempio nel bluegress, e la liuteria era una cosa da signori.
Ma come? ma se il mio maestro di chitarra blues mi parlava della Gibson tretrecinqueeeee?
In effetti è straordinario notare come la maggior parte delle nostre energie sia impiegata ad acquistare strumenti più che ad imparare ad usarli.
Chitarristi che hanno in casa opere d’arte di liuteria che nemmeno Barney Kassel si era mai sognato di comprare e che non fanno più di un concerto ogni cinque anni.
Probabilmente perché poi alla fine gli strumenti musicali sono solo “strumenti” cioè servono per Fare qualcosa…non servono per se stessi.
Tornando a noi questo articolo che non pretende di essere esauriente racconta qualche stranezza e qualche stravagante invenzione musicale.
Ormai è facile incontrare anche di palchi importanti delle Cigar Box Guitar, come si può facilmente intuire questi strumenti sono ottenuti mettendo insieme una scatola di sigari con un manico di scopa, o anche cose più raffinate sia chiaro, ed un pick-up.
Il risultato è uno strumento dal suono abbastanza corposo, dato dalla cassa armonica vuota, e dal lungo sustain.
Esistono molti modelli, da una a sei corde con microfoni di diverso tipo.
Tra gli artisti che utilizzano questo strumento troviamo Lonnie Pichford e Super Chickan.
Ma non sono solo strumenti a corda i protagonisti di questa bizzarra rassegna. Veri e propri tipi di band prendono il nome dagli strumenti che usano, come il caso delle Jug Band, dove Jug era un bottiglione usato per produrre rumori come un digeridoo.
Jasse Fuller famoso One man band autore di San Francisco Bay Blues, si accompagnava con un sistema a pedali chiamato footella con il quale eseguiva le linee di basso.
Altro arnese non convenzionale era il washboard, ovvero asse da lavare, che usato con cucchiai o ditali da cucire creava una interessante e riconoscibile trama ritmica tipica di molta musica del sud. Lo si può sentire nelle incisioni di Blind Boy Fuller o di Bukka White, e ovviamente nella produzione discografia di Washboard Sam.
Anche uno strumento nobile e antico come il contrabbasso trova una sua versione borderline, nel basso a bidone.
Praticamente un bidone di latta con infilato un manico di scopa e uno spago che allentando la tensione inclinando il manico generava una variazione di intonazione.
Non bisogna però pensare che questi strumenti poveri siano una cosa tipicamente Americana, molti di questi strumenti hanno origine europea.
Altri invece, ormai entrati a pieno registro nell’albo degli strumenti ufficiali come il Charango ad esempio erano realizzati con il guscio dell’armadillo.
Utilizzare materiale di recupero per fare musica è forse una delle più naturali attitudini umane, uno sfogo di creatività che è paragonabile ad usare un pezzo di mattone per disegnare su una superficie.
Fa capire in modo inequivocabile che la musica anche dove non c’è un canale commerciale che ne giustifichi la creazione è un media necessario.
Molti dubbi mi hanno assalito negli ultimi anni vedendo spesso con che livello di indifferenza viene accolta la musica da un pubblico generalista e poco ricettivo, ma a ben vedere a parte questi poveri portatori di handicap la normalità vorrebbe che la musica avesse ancora un valore sociale rappresentando ancora adesso un luogo sicuro nel quale anestetizzare il male di vivere di una società sorda.
Nel bluegress ad esempio è facile incontrare suonatori di cucchiai o di sacchetti di carta, spesso usati come strumenti ritmici. In Romagna è consuetudine usare le fruste per accompagnare le orchestre di liscio.
Restando in Italia, nella tradizione pugliese spesso si incontrano tamburi realizzati con dei settacci da farina.
Altro strumento curioso è la Sega, suonata con l’archetto da violino.
In questa esplosione di suoni e rumori il futurista Russolo non sembra quasi un avanguardista a ben pensare con il suo “intonarumori”!
“Ugly Stick”, il bastone brutto, uno strumento realizzato con una vecchia scopa, spesso decorato con campanelli.
“Gut Buket”
CIGAR BOX GUITAR
Parlare di Cigar box Guitar significa entrare in un mondo alternativo fatto di suoni non convenzionali, dove la liuteria è arte di strada e dove ogni invenzione finalizzata alla musica è accolta e benvoluta.
Parlare di Cigar box significa anche provare a dare una lettura a tratti antropologica di un’esigenza primaria latente in ognuno di noi, cioè quella di esprimersi con la musica.
Ma cos’è una Cigar box? come è facile intuire dal nome che sembra uscito dalla mente creativa di un geometra copywriter è una chitarra realizzata utilizzando come corpo una scatola di sigari.
Tutti ormai abbiamo negli occhi e nelle orecchie questo genere di strumenti, e anche sui palchi Italiani hanno spesso fatto capolino.
Cigar box a una a due a tre a quattro a cinque corde sono oramai presenti in molti cataloghi, spesso vengono usate in accordatura aperta.
Non essendo uno strumento ordinario e dalla liuteristica complessa ne esistono miriadi di versioni da quelle con pickup a pastiglia a quelle con pickup humbuker o single coil.
La caratteristica di base è la cassa vuota che restituisce un suono molto rotondo e corposo ma che al tempo stesso produce spesso larsen.
Come ricorda Muddy Waters dei suoi inizi “mi costruii una chitarra con un manico di scopa e una scatola da scarpe”, alla fine Muddy si stava facendo una Cigar Box, o meglio una Shues box Guitar.
Ho chiesto a Omar Fusillo di raccontare il suo approccio alla Cigar Box, sentite cosa ci ha detto!
OMAR FUSILLO
www.premiatissimaliuteriafusillo.it
Ciao, sono Omar Fusillo, per gli amici il Mastro di Scatoli.
Da quasi dieci anni costruisco cigarbox-bass, cigarbox-guitars e altre diavolerie in scatola.
Il nostro progetto si chiama “Premiatissima Liuteria Fusillo”; dico “nostro”, perchè sono affiancato
in questa avventura dalla mia compagna, che mi dà una mano nella realizzazione dei gadgets,
e nell’organizzazione di fiere ed eventi vari.
Sono principalmente un illustratore e pittore, ho studiato da autodidatta la liuteria rudimentale,
principalmente quella africana, giapponese e americana poichè ho pensato che fosse una disciplina
particolarmente adatta alla possibilità di integrare la grafica con la costruzione di strumenti.
Sono sempre stato affascinato dalla possibilità di creare uno strumento con pochi ingredienti, e in poco tempo
se dovessi proporre un paragone in cucina, penserei alla Pizza.
A differenza delle tradizionali cigarbox-guitars, le nostre sono costruite partendo da scatole realizzate al
momento, e non di recupero, le costruisco sia su commissione che con le mie illustrazioni “da catalogo”.
Mi piace chiedere ai nostri clienti quale prodotto vorrebbero che simulassi per loro ; prendo spunto
dai loro nomi, compleanni, luoghi, ritratti, e creo scatole anticate che sembrano essere autentiche.
La liuteria per me è un Luogo che fa da Casa alle mie illustrazioni.
Con lo stesso approccio costruisco cajones, stompbox e barattoli sonanti.