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Prison Songbook ad Emergency Venezia
Prison Songbook, lo sappiamo, più che un progetto è una missione.
Le caratteristiche di questa avventura musicale sono tali che risulta davvero difficile immaginare un luogo più significativo della sede veneziana di Emergency per presentare quest’opera.
L’occasione ci è stata offerta dallo String Theory Music Fest che, approfittando di un momento di “tregua” col Covid e con le restrizioni ad esso correlate, ha portato me e Sara nella città sulla laguna.
A un mese dalla scomparsa di Gino Strada, la nostra presenza alla sede di Emergency sembrava una cosa difficile da credere, molte cose erano cambiate in poco tempo ma le idee erano chiare e l’idea di trasformare la società con la cultura della pace e della tolleranza non ne era uscita indebolita.
Arrivare a Venezia, passando dai canali percorsi dai migliaia di turisti, per andare a fare qualcosa di antitetico al turismo era di per sé un’esperienza nell’esperienza, Venezia ha una magia che ti rimane attaccata addosso come l’umidità, ma che ti impone di andare oltre, di non distrarti dal motivo per cui sei li.
Alla sede della Giudecca abbiamo trovato un pubblico attento e partecipe che ha reso memorabile anche quest’avventura di Prison Songbook. Siamo tornati a casa con la consapevolezza che avevamo fatto la cosa giusta.
Qui sotto il commento di Mattia Balboni:
Ieri ho sentito questi due.
Un po di pensieri:
1-BRAVISSIMISSIMI.
2- poi quando un mezzo musicologo ascolta live i pezzi registrati da Lomax, con tutto il loro enorme valore storico, va in brodo di giuggiole
2- BRAVISSIMISSIMI
3- quando poi li ascolta uno che passa gli ultimi 30 anni ad ascoltare e suonare blues va ancora più in stato di Goduria.
4- BRAVISSIMISSIMI
5- se poi ci metti che è tutto repertorio legato alle carceri (ed allo schiavismo in realtà) ovvio che mi piace ancora di più lo show.
6- BRAVISSIMISSIMI.
7- inoltre un lavoro serissimo, di ricerca di studio.
8- come se non bastasse….bello tornare a sentire musica live!
Visto? Il mondo non è ancora finito.
Finché abbiamo corde vocali e strumenti musicali il mondo non finisce, ve lo garantisco.