Dopo due anni di pandemia, gente sui balconi, droni a caccia di italiani in fuga per una passeggiata o una boccata d’aria, sembrava impossibile immaginare un estate di musica e socialità.

Infatti a fronte di una quasi fisica fame di live, data da una stagione totalmente compromessa dalle restrizioni Covid-19, le direzioni artistiche favorivano nei festival personaggi di dubbia appartenenza al circuito blues, lasciando a bocca asciutta una vastissima platea di artisti.

A parte queste tremende premesse l’estate è stata comunque caratterizzata da una serie di live organizzati da Patrick Moschen, che mi ha voluto al suo fianco nel bellissimo Trentino.

Patrick Moschen è un validissimo chitarrista compositore, e propone dal vivo le sue canzoni originali. Personalmente considero la cosa un valore assoluto che pone ogni musicista al di sopra di ogni interprete pur bravo.

Ho adattato il mio stile fatto di accordature aperte inedite e atmosfere al suoi brani cercando di creare tessiture funzionali e colori chitarristici.

Porterò sempre nel cuore questa estate trentina terminata, dulcis in fundo, con l’aperture al Levico Terme Blues Festival 2021.