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Andrea Giannoni – At home again

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La ricerca della profondità del blues.
Questa materia così difficile per un italiano. Dove c’è una enorme quantità di informazioni da assimilare prima di muovere i primi passi e prima di potere o riuscire a dare un contributo artistico.
Dove poi bisogna dimenticare tutto e ricercare il “se stesso naif” per toccare con mano la potenza di questo linguaggio.
Dove bisogna dimenticare la bella calligrafia e la voglia di fare il compitino.
Andrea Giannoni torna a casa e la sua casa è fatta di assi che sono flashback di emozioni vissute assi di legno consumate dalla pioggia intrise del blues di Jimmy Rogers o di Big Jack Johnson, Walter Horton, Johnny Woods, voci in sottofondo di rumori fuori campo di un blues alla radio in una stazione di servizio a nullaville.
Il risultato è un disco di vero e appassionato ed appassionante blues che consiglio a tutti.
Complimenti Andrea Giannoni.

1 Rest of a Slave
2 Black Angel
3 Take It Easy
4 Born in a Wrong Place
5 Waiting For a Sunny Day
6 Call Me
7 I’m So Lonesome I Could Cry
8 Little Boy of MIne
9 This Girl Likes the Blues

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