Ho sempre saputo che le arti devono parlare la propria lingua.
Mi spiego: raccontare la musica con la pittura non fa della pittura musica. Il visivo e il sonoro vivono uno indipendentemente dall’altro. Portano esperienze ed emozioni diverse lavorando su piani percettivi differenti, però poi si mescolano in un mix peculiare e unico nel quale trovano una loro giustificazione.
Non saprei se definire la cosa “romantica” o “complementare”, oppure facoltativa, credo che sia al di la delle definizioni un atto d’amore.

Certo nel caso dei videoclip il messaggio viene “amplificato” dal mix dei due media, ma questa oltre ad essere cosa nota fa leva su un’esigenza commerciale, non necessariamente artistica.

Avendo io una vocazione multidisciplinare ho dedicato alla musica disegni e sculture, da tempi non sospetti, come si suol dire e qui sotto ho deciso di pubblicarle, più che altro per lasciare una traccia di questa mia “produzione”.

Come illustratore ho lavorato professionalmente in diversi contesti durante un decennio della mia vita lavorativa, utilizzando tecniche e modalità differenti, a seconda del contesto e dell’utilizzo che si doveva fare del disegno, ho creato mascotte, disegni tecnici, caricature, corporate illustration ecc..
Anche se i più mi conoscono per la mie vicissitudini musicali mi sono occupato e mi occupo di grafica pubblicitaria, fotografia, illustrazione.

Con questo disegno vinsi il primo premio del Trasimeno Blues Cartoon Festival.

Non solo blues. Dedicai una serie di illustrazioni alle canzoni di Gaber.