Ottobre 2021, inutile dire e ripetere da cosa venivamo fuori, il mostro non era sconfitto, la bestia ancora girava e gira ancora.

La testa guardava lontano, oltre la coltre della cupezza, oltre la tristezza preconfezionata a lunga scadenza.

Ma solo la fiducia nelle persone può cambiare le cose, la stessa fiducia che nel 2019 mi diedero Albarosa e Ivan dello StranPalato di Brescia quando mi ospitarono la prima volta con la band e che mi rinnovarono due anni dopo.

Tornare in un post covid nel luogo più amico del blues che ci sia in nord Italia è stato come prendere una boccata d’aria buona dopo anni di smog.

Non nascondo che avrei voluto piangere, non tanto per il fatto di essere li quanto per la fotografia evidente che tutto quello che ci era stato tolto non ci sarebbe mai stato restituito. Dopo il Sogliano blues 2019 infatti sembrava che le cose iniziassero a girare davvero bene, con club importanti, collaborazioni, festival e opportunità dopo anni di gavetta e invece il covid rassettò tutto.

Ma siccome la voglia di rimettersi in gioco era tanta e la band non era stata decimata con i fedeli Maxx Testa, Bob Dusi, Maurizio Laghi partimmo alla volta di Brescia.

Suonare allo StranPalato è una cosa diversa, per tante ragioni, un pubblico attento e partecipe, un altissimo grado di appassionati, l’ospitalità di Ivan Baggie Albarosa Pintossi, la possibilità di incontrare veri esperti e appassionati con cui scambiare opinioni e consigli.

Anche questa volta abbiamo incontrato Andrea Pittitto, Gianfranco Scala e molte simpatiche persone che hanno seguito il nostro show.

Abbiamo anche avuto l’occasione di conoscere il simpaticissimo Silvano Montagnoli che ha documentato tutto il concerto in modo professionale e inappuntabile.

La Band ha spaccato, si perché la Stax Band spacca!

Spero di tornare allo StranPalato prima o poi ma spero soprattutto che Ivan e Albarosa non si stanchino mai di dare fiducia a chi ama il blues, come me ma anche come tanti altri.