Finalmente, ho un blog nel quale scrivere tutte le mie impressioni senza la paura di essere frainteso dagli analfabeti funzionali che popolano i social. E’ anche l’occasione per parlare di una mia grande passione: la fotografia.

Anni fa mi dedicai a tempo pieno a questa attività realizzando mostre e progetti. Ma qui non voglio parlare di me bensì di un caro amico che da molto prima di me si è dedicato alla fotografia.
Massimo De Rosa.
Molti lo conoscono come armonicista dei Delta Mud, in realtà De Rosa è molto di più.

Nato a Salerno, naturalizzato ravennate dagli anni 70 documenta concerti di ogni ordine e grado con la sua fedele macchina fotografica, creando spesso immagini iconiche che diventano in molti casi l’unico vero documento di quest’arte magica ed effimera che è la musica.

La capacità compositiva di Massimo De Rosa fa si che molte delle sue immagini restituiscano la vibrazione e l’intensità delle performance che egli documenta.

In alcuni casi si tratta di veri e propri quadri. Molto interessante è la capacità di Massimo De Rosa di catturare il movimento, restituendo una visione dinamica della scena rappresentata.

Gli anni passati nel fotolaboratorio di Ravenna gli hanno permesso di sviluppare una particolare attenzione verso il colore che una volta trasposta nella tecnica digitale lo porta spesso a immagini inattese e sorprendenti.

Spesso non si da importanza a chi dedica la propria arte e le proprie capacità gratuitamente ai tanti artisti che si esibiscono nel circuito underground, ma la mancanza delle immagini, in una società che vive di contenuti visivi creerebbe un vuoto difficile da riempire, per cui mi sorprende che il lavoro di De Rosa non venga il più delle volte adeguatamente riconosciuto.

Massimo De Rosa ha documentato nel corso della sua carriera artisti come John Lee Hooker, Junior Wells, Little Milton, Son Seal, Ben Harper, ecc sempre con immagini di grande impatto.

Oltre che fotografo e armonicista Massimo De Rosa è anche un surreale poeta ed un ironico narratore di storie fasulle su Robert Johnson.

Molte immagini di De Rosa sono state pubblicate in una serie di calendari dedicati a chitarristi, blueswoman e armonicisti. Se non avete la vostra copia affrettatevi ad ordinarne una.

Foto | Gaetano Marvelli